Quando corri fino alla terrazza del Pincio non c’è altro angolo di Roma in cui vieni ricompensato da tutte le fatiche. Se ci sei arrivato camminando o correndo a 2’50” a chilometro nessuno resta così distaccato da non fermarsi, anche solo per un secondo e ammirare il posto più bello del mondo.
“Conosco un posto nel mio cuore” è la frase di una canzone di Lucio Dalla che più di tutte è davanti a quella terrazza.
È l’immagine che fa da sfondo ai pensieri positivi quando corri, la giusta ricompensa del runner, traguardo intermedio, ristoro.
Dista circa 8 chilometri da casa e non ci sono interferenze ogni volta che decidi di andare, il percorso è perfetto, da Villa Ada, passando per via Panama e ingresso a Villa Borghese dalla laterale dello Zoo.
Il tempo sembra fermarsi quando corri davanti a tanta bellezza
“Cosa ho davanti, non riesco più a parlare”. Ti fermi e guardi, non dura tanto la pausa. Il tempo di fermare il Garmin, bere al nasone posto sul lato della piazza, blocchi lo sguardo ogni volta su un particolare nuovo. Dipende dalla stagione, dalla luce, dalla stanchezza e dai pensieri che ti corrono in testa.
È uno sfondo teatrale di una scena eterna, una quinta perfetta: l’Altare della patria, i palazzi dell’EUR in lontananza, il Fontanone del Gianicolo passando per il Cupolone, grande austero, colmo di severità.
Voltando lo sguardo all’estrema destra fino alle colline a nord di Roma. A perdita d’occhio i tetti fanno da ricamo, i loggioni e chiese che ti chiamano con i loro rintocchi.
Cosa si prova davanti alla sua immagine è dentro ognuno di noi e non conta essere romani. La bellezza non ha frontiere.
Cara. È una carezza quello che ti senti stando davanti ai dettagli di Roma.
Le gambe si rinforzano, il percorso di ritorno che ti aspetta è solo un intralcio scomodo che ti allontana da lei, anche se sai che tra pochi giorni ci tornerai, così come fai da anni.
Viviamo in quartieri grandi come città, il mio è più grande di Padova e se non ti impegni a vivere Roma come si deve potresti non vederla mai così, al mattino, silenziosa, pulita, profumata, ma dura pochissimo il tempo di 16 chilometri dentro il suo cuore.
Pensa adesso a quale potrebbe essere il posto nel tuo cuore. Anche se non tira sempre il vento, di sicuro ti farà correre come pochi altri al mondo. Dobbiamo averne cura, rispettarlo e viverlo per quello che hai ogni volta che ci sei davanti. Solo così saprà farti del bene.
Buona giornata, anima mia. Adesso spengo il crono e così sia.