Sono state vacanze all’insegna dello sport, della sana alimentazione, dell’allenamento funzionale, della corsa e dello yoga. Anzi no, non è vero. Mi sarebbe piaciuto però.
La prima tappa è stata la Sicilia. Ma vi pare che si possa fare merenda con una pesca in terra sicula? Si volendo anche, ma i cannoli sfidanti e le granite ti circondano ovunque, per non parlare del fritto che ti propinano a pranzo. Friggono tutto quello che hanno a portata. I siciliani sono un popolo superiore: la resilienza per loro è ben altra e si consuma a tavola, anche con 45° all’ombra e senza un filo di vento. In quel clima quasi africano, sono uscita a correre un paio di volte presa dai sensi di colpa, essendo io una donna che cede facilmente alla tentazioni (quando si parla di cibo). Ma faceva troppo caldo e ho rinunciato quasi subito. Quando il corpo frena e si rifiuta, il miglior allenamento è il riposo (cit.).
Poi è stata la volta della Sardegna e non è andata meglio. Sono riuscita a contenermi con il cibo, la cucina sarda è ottima ed è stato faticoso pranzare con insalate. Il caldo ancora proibitivo poi e le strade spesso difficili con dislivelli a cui non sono abituata, hanno fatto il resto. Ho corso poco e niente e mi sono dedicata agli esercizi per addome, schiena e gambe, fatta eccezione per un piccolo percorso trail al tramonto nell’entroterra di Abbasanta conclusosi nei pressi del lago Omodeo.
Dal momento che settembre è il mese dei buoni propositi e dal momento che la tabella impone 3/4 allenamenti alla settimana, aiutarsi con la buona volontà non basta. Ricominciare vuol dire anche lasciare alle spalle le cattive abitudini e smettere di essere sempre in debito di energia, attingendo il meglio da quello che ci circonda: dalle persone, dalle situazioni, dalla natura. Proprio così, la natura ci offre in termini di nutrimento ed energia grandi possibilità di miglioramento e, per chi pratica sport tutti i giorni, un cambiamento o un miglioramento delle proprie abitudini alimentari è necessario. Come? Ecco qualche suggerimento.
FRUTTA SECCA si, ma senza acido fitico
La frutta secca, che noi sportivi mangiamo in grandi quantità, contiene una sostanza chiamata acido fitico, che lega il ferro con lo zinco impedendone l’assimilazione da parte del nostro organismo. Se vogliamo trarre benefici in termini vitamine, sali minerali e fibre, tutta la frutta secca deve essere ammollata in acqua (i tempi sono variabili a seconda della frutta) o tostata prima di essere consumata, in modo da eliminare questo acido.
LATTE VEGETALE si, ma fatto in casa
Il latte vegetale in commercio prodotto a livello industriale, da usare in genere come base per frullati e smoothie ma anche per il caffè latte, contiene una bassa percentuale dell’ingrediente base (ad esempio la soia). Cosa beviamo quindi? Non si sa. Ma fare un latte vegetale a casa, come il latte di mandorle per esempio, richiede pochissimo tempo e si è sicuri di bere una sostanza davvero nutriente, piena di preziose proteine, vitamine e sali minerali. Inoltre, una volta ‘munte’ le mandorle, la polpa avanzata si può essiccare per usarla come farina per dolci (visto il costo esorbitante di quelle in commercio) o si può utilizzare per preparare snack e barrette energetiche.
FOGLIE VERDI si, ma tutti i giorni
E’ importante utilizzare al massimo il buono che ci offre la natura, consumando solo frutta e verdura di stagione. Le foglie verdi a disposizione sono tantissime, ce ne sono varie per ogni mese dell’anno. Se abitate in campagna, potete anche utilizzare le ortiche che trovate nei prati (come fa Susanna)!. Perché è così importante utilizzarle abitualmente nella nostra alimentazione? Le foglie verdi apportano magnesio, indispensabile per la produzione di energia e il recupero muscolare, clorofilla (che elimina le tossine) e tante preziose vitamine minerali facilmente assimilabili. Uno smoothie a base di foglie verdi è il regalo migliore che potete fare al vostro corpo dopo una sessione di allenamento.
Ecco una ricetta di smoothie a base di foglie verdi:
– 250 ml di latte vegetale (meglio se fatto da voi) o acqua (l’acqua è meglio usarla se volete bere lo smoothie anche prima dell’allenamento, almeno un’ora prima)
– Foglie verdi a scelta, una manciata (menta, cavolo nero, cicoria, coste, rucola, ecc)
– ½ avocado ben maturo. L’avocado è un grasso buono, antiossidante, tiene lontano il colesterolo e ha un ottimo profilo proteico, oltre a garantire a lungo il senso di sazietà.
– Mezza mela
– Un dattero denocciolato
– Limone, una spruzzata
– Zenzero
– Superfood a scelta (chloerella, spirulina, polvere di acai)
Questo smoothie potete prepararlo la mattina e conservarlo chiuso in un barattolo di vetro tipo Bormioli, portarlo sempre con voi, in ufficio, in palestra e consumarlo durante la giornata (anche prima di un aperitivo, vi farà passare la voglia di mangiare patatine e tartine come se non ci fosse un domani). Potete personalizzarlo come volete, anche con fave di cacao, frutto della passione, semi di canapa.
SUPERFOOD SI, ma che siano anche gustosi
Da aggiungere negli smoothie, nei frullati o nelle spremute, nel caso della chlorella e della spirulina stiamo parlando di alghe. Non vi consiglio di assumerle pure, sono disgustose. Il loro effetto energetico è sorprendente se consumate d’abitudine. Ma ci sono anche le bacche di acai, il melograno, i mirtilli e le fave di cacao da aggiungere alla prima colazione. Sono tutti energizzanti naturali e molto nutrienti. Anche se non dobbiamo aspettarci miracoli, perché il nostro benessere deriva prima di tutto da una dieta basata su una varietà di alimenti nutrienti, tra cui molta frutta e verdura fresca sempre di stagione.
ACQUA SI, ma che aiuti la digestione
Dell’importanza di bere acqua mentre si fa sport ve ne ho parlato fino alla nausea. Bere anche quando inizia la stagione fresca è importante per evitare l’insorgere di crampi durante l’attività fisica (un atleta disidratato ha il sangue più denso e quindi la circolazione rallentata). L’errore che si fa spesso è aspettare di avvertire la sensazione della sete prima di reidratarsi. Se per un soggetto sedentario il fabbisogno giornaliero di liquidi è di due litri, per un’atleta la quantità è sicuramente più elevata. Bere spesso quindi, anche a riposo, per favorire le reazioni metaboliche e per facilitare il processo digestivo utilizzando un’ acqua che abbia una composizione ricca di preziosi minerali come Uliveto, che grazie alla sua composizione di sali minerali, bicarbonato, calcio, magnesio e solfati, facilita l’assimilazione dei cibi attenuando il senso di pesantezza, aiutala regolazione della pressione osmotica, favorisce il trasporto delle sostanze nutritive e il mantenimento della temperatura corporea. Inoltre grazie alla sua naturale microeffervescenza…è buona 🙂
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