Una prima edizione con i fiocchi, soprattutto perché il percorso si è snodato quasi tutto sulla neve. Nove chilometri e 300 metri di dislivello non sono poi così tanti, ma neanche pochi per chi non è abituato ai sentieri innevati. E chiedetelo ai miei polpacci oggi cosa ne pensano.
Il Madesimo Winter Trail è stata una gara divertente, come tutte le gare di breve distanza (le mie preferite in assoluto) e anche bella dal punto di vista dei passaggi, poiché l’itinerario ha toccato punti dello storico itinerario intitolato al poeta Giosuè Carducci. Come gli incantevoli panorami che hanno ispirato alcuni dei capolavori di Carducci e la scoperta, nel tratto iniziale, dopo la partenza dalla zona dell’Arlecchino, il Monumento al Poeta, inaugurato in suo ricordo cinque mesi dopo la scomparsa.
Menzione d’onore alla mia associazione, i MICS (Martesana in Corpore Sano), premiata come secondo gruppo più numeroso. Ebbene si, la Martesana ha conquistato la montagna! E poi alla Manu, che tra una storta e un affondo nella neve fresca, ha continuato a filmare la corsa, come se fosse una vera e propria missione.
Safe grip, free mind
Il dubbio su che scarpe utilizzare per un percorso con una parte iniziale in porfido c’è stato. Per correre lungo tutto il tratto sulla neve l’ideale sarebbe stato avere i ramponcini. Ma per chi guarda al tempo, sarebbe stato comunque sconveniente fermarsi alla fine della strada in pietra per infilarli. Normalissime scarpe da trail running andavano bene, purché dotate di un ottimo grip. Io ho risolto utilizzando le Pytho4 BUGrip di Icebug, il marchio svedese che produce scarpe da trail running. Questo modello in particolare è adatto ai terreni misti, grazie ai chiodini dinamici della suola in carburo di acciaio, che forniscono la massima trazione per affrontare i terreni (e soprattutto le discese) più scivolosi. La Pytho4, scarpa, leggerissima e dal drop basso (bisogna esserci abituati, soprattutto sulla neve), ha una tomaia molto resistente e idrorepellente, con alloggiamento dell’alluce protettivo e spazioso e rigidità nella torsione.
Ma cosa rende davvero speciale questa scarpa? La filosofia che sta dietro alla tecnologia di Icebug è “Safe grip, free mind“, ed è proprio così. Quando sai già che anche sui tratti più difficili e scivolosi hai la massima trazione grazie ai chiodini dinamici, affronti le discese con meno inibizione, senza paura. E poi ultima ma non meno importante, nella costruzione della scarpa c’è l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. La tomaia, la fodera e la fodera della soletta sono in poliestere riciclato certificato Bluesign. Prossimamente anche per la suola e per l’intersuola verrano attuati cicli di lavorazione eco sostenibili.