Roma Ostia 2017: una volta era tutta discesa

Dopo la salita c’è sempre la discesa. Tranne alla Roma Ostia, che corre dritta lungo e sul livello del mare, ma non si capisce come sia piena di salite. Non voglio farla drammatica o giustificare la mia scarsa prestazione, probabilmente se avessi avuto più gambe e più testa (perché il fiato non manca), quelle salite mi sarebbero sembrate anche divertenti e avrei poi approfittato delle discese per zompettare come uno stambecco verso il traguardo. E invece. Avevo i tempi dei parziali segnati sulla mano e alle griglie di partenza li recitavo a memoria come un’Ave Maria. Sono partita bene, concentrata e devo dire che il percorso è stato davvero scorrevole. Fino al chilometro 15 ho tenuto i tempi segnati sulla mano alla perfezione. Il coach nei suoi calcoli aveva considerato il mio rallentamento tra il decimo e il dodicesimo chilometro causa “salitone del camping” e per questo sono arrivata al km 15 in ritardo solo di una manciata di secondi. Ma il coach aveva anche previsto una reazione successiva e una progressione verso il traguardo, cosa che non sono riuscita a metter in pratica. Un po’ le gambe inchiodate, un po’ le salite successive, uno sguardo al cardio per apprendere che non ce l’avrei fatta a tenere i tempi e la testa ha mollato definitivamente. Non che sia andata poi così male, ma non è stato come me l’ero immaginata. Perciò ci riproverò, fino a quando non ci riuscirò.

Alessandro con il suo proverbiale entusiasmo, la Roma Ostia la racconta così:

“Tutto è bene ciò che comincia bene! Vi sembrerà strano che si inizi così un post che celebra invece la conclusione di un viaggio di 10 settimane, fatte di allenamenti , sudore, ma anche di risate, preoccupazioni e ansie.
Ma mai come questa volta quello striscione d’arrivo sul lungomare di Ostia ha sancito l’inizio di un periodo che vedrà il nostro gruppo impegnatissimo sulle strade e i sentieri d’Italia, un campionario Primavera/Estate che farebbe impallidire i migliori Fashion Stylist mondiali!
Ma torniamo un passo indietro, che per noi amanti dello sport dell’avanzamento non è mai facile, anche se stavolta è doveroso. Dopo tante elucubrazioni, domenica finalmente ci siamo ritrovati in partenza, ognuno con i suoi buoni propositi nel cuore e nella testa, ma soprattutto con i passaggi chilometrici da me indicati scritti sul dorso della mano…

Ormai la tensione si era rotta e i sorrisi e la voglia di partire erano a livelli di guardia. La sera precedente non ci eravamo fatti mancare il carboload necessario, leggero ma senza tradire le aspettative sulla tradizione culinaria romana.
Ma tant’è che ultimati i preparativi ci siamo infilati nelle gabbie di nostra competenza. La giornata si è presentata calda, un fattore che ha influenzato molto la prestazione.
Tra i ragazzi/e , un filino di superficialità nel mantenere una corretta idratazione in gara ha giocato dei piccoli scherzi e si è fatta sentire sottoforma di gambe dure negli ultimi 3km di gara, complice un leggero falso piano in salita che ha fatto tribolare più del dovuto tutto il gruppo. Nonostante questo, tutti alla fine molto soddisfatti, con risultati non distanti dai loro PB che
sono solo rimandati di qualche settimana al prossimo tentativo.

Il Pranzo in riva al mare e la fantastica giornata di sole hanno fatto il resto rendendo questa giornata davvero molto bella.
Giusta e degna conclusione di un viaggio di tre mesi… percorso insieme, con dedizione e impegno, segno che ormai riusciamo a concentrarci per il raggiungimento di un obiettivo, il tutto condito e corroborato dall’amicizia e dalla complicità tra  tutti i componenti del Gruppo. (A Proposito … Auguroni per la sua entrata trionfale negli “ANTA” al sicililiano per antonomasia Nunzio).

Come detto ci sono già moltissimi impegni in agenda e allora “mai mollare”… ma “recuperare bene”!

Il Recupero è l’argomento infatti del consiglio di questa ultima settimana:

“Il recupero comincia appena tagliato il traguardo, la prima ora è fondamentale per andare a mettere una pezza sul dispendio energetico appena sostenuto e porre rimedio alla demuscolazione in atto.
Quindi assumere subito zuccheri per far risalire la glicemia, ricaricare le scorte glicogene e fermare i processi di degrado muscolare per poi, altrettanto velocemente, fornire i mattoncini (Proteine) per la ricostruzione delle fibre… Il tutto entro 30’/60’ dalla fine dello sforzo.

Questo per quanto riguarda il recupero dal punto di vista nutrizionale nell’immediato, poi invece è fondamentale andare a riprendere l’attività con un allenamento blando nel giorno seguente per poi farne uno un pò brillante per far ripartire le gambe nella metà della settimana seguente.
Continuate a mangiare equilibrato e riprendete gli allenamenti gradualmente a seconda dell’obiettivo
seguente”

Noi ci sentiremo presto con il nostro prossimo obiettivo: tutto è bene ciò che comincia bene,
e allora…   DAJEEE

MICS alla partenza
La faticosa scalinata di Piazza di Spagna il giorno dopo la gara

 

 

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