Se fa anche il caffè lo compro! La vecchia battuta sullo scetticismo nei confronti della tecnologia vale anche per il TOMTOM Runner 2: l’unica cosa che non fa è un buon caffè.
Ci hanno chiesto di testarlo in condizioni impossibili e di trovargli un difetto. Ci abbiamo provato. Ma non è detto che siamo riusciti a fare tutto. Intanto diciamo che il colore azzurro ci piace.
Probabilmente se non vi piace potete cambiare il braccialetto. E con questo abbiamo sistemato gli sportivi più attenti al fashion, forse.
Il fatto che si possa cambiare bracciale viene utile dopo come funzionalità derivata, ma ci arriviamo.
Passiamo all’allacciatura, fondamentale. Nelle nostre varie prove abbiamo perso in fiumi, mari e OCR almeno un paio di personal tracker (che non nominiamo qui). Ora, questo è un GPS evoluto, quindi deve avere un sistema di allacciatura adeguata. I gancini sono 3 e questo lo rende sufficientemente sicuro al polso. Ovvero è molto probabile che lo teniate al polso per tutta la vostra attività.
Difetto, se avete un polso piccolo, il tracker può risultare ingombrante perché la curvatura è fissa. Ovvero non ha solo la cassa ma la struttura è un tutt’uno con il ricevitore\pulsante e l’arco descritto da questa struttura è fisso.
Allo stesso tempo questa è una caratteristica di pregio, la struttura è un tutt’uno con il pulsante. Infatti non dovete toccare lo schermo con le dita rischiando di coprire quello che vorrebbe dirvi ma potete interagire con il pulsante e guardare contemporaneamente.
Essendo uomini abbiamo provato a usarlo senza leggere le istruzioni.
L’unica cosa che non avevamo capito era come illuminare lo schermo (la soluzione è in fondo all’articolo).
Morale, software molto intuitivo.
Verso sinistra, verso il passato, ci sono le storiche per giorno, per settimana di sonno, corsa, passi, etc
Verso l’alto cerca le cuffie (Si, potete sincronizzarlo con delle cuffie Bluetooth, io ho provato con le BackBeat Fit di Paltronics e oltre a funzionare tutto, si sentiva benissimo).
Verso il basso trovate le impostazioni e i dettagli vari.
Verso destra c’è il futuro, ovvero la vostra attività.
Il futuro oltre ad essere imprevedibile è anche vario e allora ecco che il vostro TOMTOM Runner 2 vi viene incontro e potete scegliere tra varie tipologie di allenamento corsa, cicliscmo, nuoto tapis roulant, palestra, attività al chiuso, libero, crono. Potete anche impostare un interval training direttamente dal tracker per divertirvi con ripetute, fartlek ecc.
Lo abbiamo provato in tutti i modi, tutti gli sport e tutte le condizioni, anche andando solo a fare un po’ di trekking in montagna. La modalità più sorprendente? Quella per il nuoto, per noi non professionisti e distratti uno strumento che ti conta il numero di vasche è fenomenale. Di fatto segna +1 ogni volta che fai un dietrofront. Anche nelle piscine indoor o in mare aperto (provato). Se impostate la lunghezza della vasca il gioco è fatto. Potete anche farlo vibrare a comando dopo varie bracciate, virate, ecc.
lo abbiamo provato a yoga e non ci ha dato noia
lo abbiamo provato a correre e ci dava un messaggio chiaro da leggere sul quadrante
lo abbiamo provato in bici (di fatto una passeggiata) e ci siamo scordati di averlo al polso
lo abbiamo provato in allenamenti funzionali e abbiamo capito che possiamo fare meglio quando ci faceva notare i battiti.
Durante le attività è facile passare da una visualizzazione (minuti\km o km totali ad esempio) all’altra proprio perché il grande bottone è facile da usare guardando lo schermo. Non abbiamo mai notato difficoltà di visibilità in piena luce né tantomeno al buio.
La rilevazione del cardio non la abbiamo confrontata indossando anche fascia cardio ma la sensazione generale è che sia sufficientemente accurata da non far rimpiangere la fascia, che è decisamente antiestetica e tutto sommato scomoda.
Insomma è un GPS discreto (nel senso di non troppo appariscente) e leggero che vi darà le informazioni che servono e anche qualcosa in più. Al polso si fa notare ma non ingombra, ha un display grande e semplice e come orologio non è male. La batteria dura anche tre o quattro giorni, ovviamente dipende da quanto lo usate come GPS.
Se poi siete curiosi andare a vedere dentro la app di TOMTOM Runner 2 e scoprirete cose interessanti, ovvero quale zona cardio avete toccato, per quanto, etc etc.
Dicevamo che potete smontarlo, ecco visto che lo abbiamo provato anche in una prova estrema ovvero ostacoli e fango di un paio di OCR, vi possiamo dire che questo risulta essere particolarmente comodo per la pulizia dell’oggetto, ovvero per quando ve lo rimettete al polso con la giacca. Potendolo smontare dal cinturino infatti, la pulizia è facilitata.
Altro pregio, come detto, la chiusura del bracciale. Ha ben 3 punti di aggancio e questo fa si che sia davvero dura perderlo. Noi ci abbiamo corso due OCR da 12 e più km comprensiva di vari attraversamenti di fiume e molti molti ostacoli e lo abbiamo ancora.
Non possiamo dire lo stesso di altri braccialetti fitness…
La batteria non dura poco, non è eterna ma come orologio 3\4giorni li fa con 3\4 ore di attività sportiva. Ha anche una comoda sveglia che vibra e che se dormite per sbaglio col braccio sotto il cuscino vi darà la sensazione del terremoto direttamente dentro le orecchie.
Volete un difetto? Quando partire a volte lo decide lui, cioè selezionate l’attività e lui o perché deve agganciare i satelliti o perché non si sente pronto o perché vi percepisce non pronti dice di attendere. A volte sono istanti, a volte sono secondi lunghissimi…Ecco questo potrebbe migliorare. Magari basta attivarlo qualche istante prima del tempo di partenza e il gioco è fatto. Lui vi avviserà con una vibrazione nel momento in cui è pronto a registrare la vostra performance. Quindi se lo volete usare per monitorare una gara attivatelo per tempo.
Ah dimenticavo, basta coprirlo con il palmo della mano e lo schermo si illuminerà come per magia