La Inferno Run si avvicina e il panico aumenta. Dopo aver partecipato alla Sparta Race, ho capito che tutto è possibile nella vita, basta volerlo, anche se in questi ultimi giorni mi sono passati davanti agli occhi degli ostacoli assurdi e inizio a pensare che la squadra di Football americano da schivare e superare, sia il meno dei problemi. Che gli organizzatori ne abbiano pensata una più del Diavolo, c’era da aspettarselo, altrimenti non si chiamerebbe Inferno, ma la vasca del ghiaccio (L’ostacolo si chiama ‘Cocito’) va oltre le mie aspettative: settimila chili di ghiaccio previsti per raffreddare i concorrenti. A consolarmi, l’idea che non sono sola e che qualcuno come Folco Terzani, correrà la Inferno Run, 8 km e 19 ostacoli, interamente a piedi nudi.
La gara di sabato 22 ottobre all’Ippodromo del Visarno – Firenze, è sopratutto l’ultima tappa del campionato italiano Mud Run che vede già trionfare tra le donne Ginevra Cussaeu (ha matematicamente vinto). Mentre a contendersi il titolo tra gli uomini ci sono Federico Tonnicchi e Stefano Colombo. Per la categoria dei Team invece, si giocano il titolo il Team Inferno contro il Team Reebok con 20 punti di differenza.
Le “griglie” di partenza alla Inferno saranno quelle dei cavalli…
Tornando a me e a come affronterò la gara, in questi ultimi giorni ho rallentato i ritmi della corsa e mi sono dedicata al functional training. Allenarsi l’ultima settimana, è solo un tentativo disperato di arginare una performance che sarà pressoché disastrosa, perché per preparare una corsa a ostacoli, il fiato non basta. Ci vogliono muscoli, tecnica e come direbbe il coach, ci vuole il “core”. Tutto questo si riesce ad ottenere pianificando una preparazione specifica almeno un paio di mesi prima.

Il training di preparazione alla mia seconda Mud Run è stato a base di squat, addominali, push-up e plank, in compagnia delle nuove FuzeX TR di ASICS pensate per un allenamento versatile. Partendo dal concetto di all-in-one shoes, questo modello offre supporto in un vasto numero di esercizi fitness. Dall’high intensity interval training (HIIT), al sollevamento di pesi liberi fino alla corsa su treadmill, FuzeX TR è la scarpa adatta per la maggior parte degli esercizi di training. Le caratteristiche che la rendono così versatile sono la leggerezza e l’ammortizzazione garantita dal cushioning leggero.
In genere l’efficienza durante un allenamento è ostacolata appunto dalla non corretta correlazione tra leggerezza e ammortizzazione per quanto riguarda le calzature. Con FuzeX TR, il problema è superato perché ASICS ha introdotto all’interno dell’intersuola il lightweight fuzeGEL offrendo un tipo di ammortizzazione specifica anche grazie alla suola sottile e leggera.
Con un peso di soli 260g circa (misura di riferimento il 9US, mezzo paio), fuzeX TR risulta essere il 5% più leggera rispetto ai modelli precedenti di FuzeX che ho utilizzato e si sente! Soprattutto in esercizi in cui le gambe devono rimanere sollevate, avere una scarpa così leggera aiuta molto. Inoltre, per i movimenti multi direzionali, la trazione è garantita dalle scanalature presenti sull’avampiede. Nessun fastidio al piede durante gli esercizi grazie alla tomaia priva di cuciture. Esteticamente il modello TR è il migliore in assoluto rispetto ai modelli FuzeX precedenti.
Disponibili qui