Wave Rider 27 di Mizuno, la classica onda che non delude mai

Chi mi conosce sa che cambio spesso scarpa da running, ma chi mi conosce o mi segue meglio sa anche quali modelli (pochi) uso di frequente.

Le mie scarpe usate e stra-usate sono davvero poche, ma buone (almeno per me).

Tra queste c’è la Wave Rider 26. Sarà per il colore bianco o perché l’intersuola con schiuma Mizuno Enerzy ha cambiao tutto. Ma ora riposano nella scarpiera con un aspetto davvero vissuto. Ancora belle, per carità, ma un po’ esauste e sporche. Il loro posto è stato preso dalla versione 27.

Di fatto la Wave Rider delle passate edizioni non è mai stato un modello che ho amato particolarmente, l’ho sempre giudicata “troppo secca” per le mie esigenze. Poi lo scorso anno, con la 26, i pregiudizi sono crollati, perché quell’edizione ha rappresentato una rottura con il passato.

Attualmente sono alla terza uscita con la nuova Wave Rider 27, sia su asfalto che su sterrato (strada bianca) e posso dire che questa scarpa non delude le aspettative. Certo, la versione precedente era già una bomba, e anche quella attuale, ancora più leggera (280 g. uomo e 240 g. donna) e stabile (non meno importante, anche più sostenibile), è stata ulteriormente perfezionata. Piccole migliorie che nell’insieme compongono una scarpa davvero eccezionale, adatta agli everyday runner con appoggio neutro e con peso medio.

La tomaia in Jacquard Air Mesh è ancora più morbida e avvolgente: la linguetta è stata integrata per garantire maggiore comfort e tenuta e comprende il collo del piede. La conchiglia che fascia il tallone è stata modellata per sostenere al meglio l’area calcaneare. Il design elegante si combina con un colore decisamente acceso (il modello donna che indosso) che non passa mai di moda.

L’intersuola è composta dalle due collaudate (e molto apprezzate ) tecnologie: Mizuno Enerzy e Mizuno Wave. La piastra Wave è l’altra novità di questa edizione, perché è realizzata in Pebax Rnew e presenta delle alette laterali più pronunciate nell’area mediale rispetto al passato, uno shape 3D e un’area che diventa via via più appiattita verso il tallone per un maggior comfort nell’appoggio.

La suola presenta delle parti in gomma disegnate per garantire uno stacco da terra estremamente reattivo, alternate a zone vuote  pensate per aumentarne la flessibilità.

Responsabilità ambientale: il 90% della tomaia, il 90% dell’imbottitura e il 90% della soletta sono in materiale riciclato.

mizuno.com

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