Qualche tempo fa sono capitata in un tempio del fashion a 360°: l’Excelsior di Milano.
E cosa ti trovo? Quasi un intero piano di abbigliamento dedicato al running e al fitness. Dettagli e colori di ispirazione retrò, capi sportivi che sembrano disegnati per sfilare sulle passarelle e scarpe che si ispirano alle sneakers degli anni ’80 che possono essere indossate indifferentemente durante la corsa o nella vita di tutti i giorni.
Ne sono rimasta affascinata. L’istinto è stato quello di provare tutto. Poi ho ripreso il controllo di me stessa, ho controllato i prezzi sui cartellini e ho restituito (quasi) tutto alla commessa. Certo è che la corsa non è più solo un modo per stare bene ma è anche uno stile di vita sempre più diffuso e sempre più tra noi donne: indossare le scarpe giuste, scegliere dal guardaroba combinando i capi e i colori giusti e aggiungendo i dettagli che fanno la differenza.
Un po’ come quando eravamo piccole e aspettavamo che arrivasse domenica per mettere il vestito buono. Non mi viene in mente altro paragone. Non ho mai aspettato le domenica per vestirmi bene e sembrare una profuga gli altri giorni della settimana. Ma la preparazione alla corsa è anche questo: un giorno speciale in cui cercare di distinguersi con l’outfit migliore con il design e i colori del momento.
Ma allora è stato il mondo del running a pretendere di essere fashion o è stato il mondo del fashion a entrare di prepotenza nel running? Non si capisce. Di fatto, marchi come ad esempio Desigual con la sia linea ‘For Everybody’, si sono affrettati a proporre al mercato la versione sportiva del loro mood style. Oppure Heidi Klum, regina di stile e di sfilate da sogno, è dal 2012 che collabora con New Balance disegnando una linea interamente dedicata al running.
Per non parlare della mia preferita in assoluto: Stella Mc Cartney, che oltre ad essere una bravissima stilista, si è dimostrata geniale anche nella collezione sportiva che da anni disegna per Adidas.
E per finire, abbandoniamo pure il cliché della donna che è tutta apparenza e poca sostanza. Quando riuscirò a raggiungere la velocità della runner che incontro ogni tanto e che impiega la metà del mio tempo a fare 10 km, la fotograferò per dimostrare che si può essere belle, fashion e toste.
Forse sarà meglio chiederle di fermarsi un attimo.



