Quando corriamo come si respira? Con la bocca o con il naso? Il dibattito è sempre aperto, proviamo a parlarne.
Ad ascoltare i talebani del naso, si rischia l’iperventilazione. Del resto il naso è l’organo fatto apposta per la respirazione, che funziona da filtro e ci permette quindi di far entrare nei polmoni aria più pulita.
Ma quando si corre non è affatto facile respirare solo con il naso, a meno che non stia eseguendo una corsa davvero blanda e leggera. Respirare unicamente con il naso richiede davvero molta pratica e allenamento.
Ma siamo sinceri: alla fine volevamo solo uscire a farci una corsetta. E ora dobbiamo allenarci a stare sulle gambe, a migliorare l’appoggio, l’uso delle braccia, la posizione del bacino e della testa. Ci manca solo la respirazione.
Calcoliamo che a riposo respiriamo 10/12 volte al minuto inalando dai 25 ai 45 lt ossigeno al minuto, sotto sforzo i lt potrebbero diventare 120/150, quindi spesso è necessario andare a prendere ossigeno ovunque. Dalla bocca, dal naso e, se si potesse, anche dalle orecchie.
Per respirare felici
Primo consiglio:
Non c’è un modo di respirare che vada bene per tutti. Sotto sforzo tenderemo istintivamente a inspirare e espirare con la bocca. A un ritmo più blando possiamo idealmente inspirare con il naso ed espirare con la bocca. Ma l’importante è non forzare il respiro per non andare in iperventilazione. Se ci viene naturale, possiamo usare sia naso che bocca per portare più ossigeno possibile ai polmoni. Respirate come vi viene, non forzate il respiro e qualsiasi distanza affrontiate, dai cento metri a 40 km, non andate mai in apnea. Associate sempre il movimento al respiro.
Secondo consiglio:
Impariamo a respirare con il diaframma, qualsiasi attività fisica si stia svolgendo. La respirazione diaframmatica mentre si corre è quasi spontanea ma è una buona abitudine allenare il diaframma sempre durante la giornata. Quando siamo sdraiati la sera per esempio, possiamo allenarci e abituarci a questo tipo di respirazione. Teniamo la mano sulla pancia e vediamo che si alza e si abbassa ad ogni inspiro/espiro. Respirare con il diaframma mentre si corre vuol dire incanalare più ossigeno e generare quindi più energia.
Terzo consiglio:
Ritmate il respiro con i vostri passi. Vi servirà a tenere alta la concentrazione. Per esempio, potete contare due inspirazioni e due espirazioni ogni quattro passi, il cosiddetto rapporto 2:2 che può cambiare a seconda dell’intensità della vostra corsa. Sincronizzare il respiro con i passi vi serve anche ad avvicinarvi a quel flow a cui tanti runner aspirano. Un flusso continuo di movimento dove la testa, il movimento del corpo e la respirazione sono in armonia. Questo flow vi servirà senz’altro a sentire meno la fatica e a rendere la vostra esperienza di corsa unica. E felice.
Per correre felici – Glycerin 18 di Brooks
Quarto consiglio:
Ci sono scarpe con cui non si sbaglia mai, sia che respiriate con il naso sia che usiate la bocca. La versione diciotto della “classica” di Brooks si presenta con nuove tecnologie e materiali, ma conserva le sue promesse di scarpa comoda e ammortizzata, qualità che negli anni l’hanno reso un modello davvero apprezzato, soprattutto dai neofiti e da chi pratica corse lunghe, tranquille e felici.
Adatta a runner con appoggio neutro di peso medio/elevato, la Glycerin 18 ha una calzata migliore grazie alla tomaia 3D Fit Print in Double Jacquard Mesh, che oltre ad essere leggera, avvolgente e traspirante, assicura una buona tenuta del piede. Nella parte superiore, il calzino elastico interno si muove e si espande per migliorare la calzata e la traspirabilità.

L’intersuola è realizzata con il più morbido dei materiali, il DNA Loft, posizionato in tutta la lunghezza del piede, e fornisce una sensazione di morbidezza senza compromettere la reattività, adattandosi in modo dinamico a ogni passo e rendendo agili le transizioni tacco-punta.
Al di sopra dell’intersuola il comfort continua con la soletta Ortholite, una morbida imbottitura interna circonda il piede e si muove e si espande a ogni falcata. Inoltre, incorpora un ottimo sistema di gestione dell’umidità per asciugare rapidamente il sudore.
Infine la suola, dove sono posizionate scanalature sia sulla parte anteriore sia su quella posteriore. Queste scanalature hanno lo scopo di creare una transizione molto più fluida, in modo che il piede possa flettersi in modo naturale durante ogni passo, e offrono un ottimo livello di trazione.
Differenziale: 10 mm – Peso: 268 grammi (donna) e 300 grammi (uomo).
