Quest’anno Fitbit, leader nel settore dei wearbles, ha partecipato per la prima volta a Rimini Wellness. Del resto come poteva mancare il brand dei fitness tracker per eccellenza? L’esordio in questa fiera così rinomata è partito alla grande: per l’occasione sono state organizzate delle Masterclass dove il pubblico ha potuto mettersi alla prova sfidando gli istruttori del Virgin Active Italia che si sono alternati sul palco nelle dimostrazioni di alcuni più innovativi corsi di fitness. E io, in vista di alcune gare da affrontare prossimamente dove non basta solo correre ma anche avere un po’ di forza distribuita tra gambe, addome e braccia, ho deciso di provare l’allenamento Virgin Active Grid con al polso il mio FitBit Blaze e tanto ottimismo.
Premessa: quando Tabata ha inventato il suo protocollo di allenamento, secondo me deve aver avuto una gran brutta giornata. Ma queste sono solo le considerazioni personali di una runner che con la corsa nei mesi ha sviluppato alcuni muscoli, ignorando l’esistenza di altri. Che tuttavia esistono e si sono fatti sentire nei giorni a seguire, per parecchi giorni a seguire.
Ma torniamo all’allenamento: Grid è un interval training che si basa appunto sul metodo Tabata che prevede un’esecuzione intensa in breve tempo e questo rapporto tra lavoro e recupero serve per migliorare la capacità anaerobica. Ogni esercizio, per un toltale di sei diversi, è da ripetere 8 volte, ogni volta è composta da 20 secondi (infiniti) di lavoro intenso, dove bisogna dare il massimo delle proprie possibilità senza mollare, e a seguire 10 secondi (sempre troppo brevi) di recupero.
Gli esercizi presentati dagli istruttori del Virgin Active erano di sei tipi: squat, push ups, burpee to stand, plank pull knee, knell to stand, sit thru knee, nomi a tratti incomprensibili quasi quanto la stanchezza che si prova dopo averli provati tutti. A quanto pare però questo è valso solo per me. Guardandomi intorno durante l’esecuzione, per capire se ero l’unica ad avere bisogno di 10 minuti di recupero tra un esercizio e l’altro invece di 10 secondi, mi è sembrato di essere circondata da persone in grado di eseguire e portare a termine tutto il programma dignitosamente. Ma del resto stavo nel tempio del fitness, mica in un reparto di geriatria.
Il conforto dopo questi 40 interminabili minuti di allenamento, è arrivato dal mio Blaze, che mostrandomi la quantità di calorie bruciate ha dato un senso alla fatica provata. Questo l’obiettivo di Fitbit: dimostrare le funzionalità del fitness tracker perfetto per l’allenamento a corpo libero, poiché il cardiofrequenzimetro ottico durante l’attività fisica legge il battito ogni secondo, rilevando dati abbastanza precisi in termini di passi, battiti e calorie bruciate.
Ci sono muscoli inesplorati che hanno bisogno di venire fuori ed essere rinforzati, la corsa da sola, soprattutto in vista di lunghe distanze da percorrere, non basta. A beneficio del mio fisico, mi sa che io e Tabata ci rivedremo presto.