Le 6 promesse (da marinaio) del runner per il nuovo anno

Vorrei spezzare una lancia a favore di noi runner, tanto criticati e derisi per le nostre leggere deviazioni e manie. Ma chi è normale a questo mondo? Nessuno. E quello che per gli altri è incomprensibile, per noi è solo un terreno dove ogni giorno diventiamo un po’ meglio, un po’ più forti, un po’ più veloci. Perciò nessun buon proposito per il nuovo anno.

I buoni propositi lasciamoli a chi non si ama abbastanza e a chi si accontenta. A chi non ha ancora capito quanto coraggio richieda inseguire un sogno e aspetta, qualcosa o qualcuno, steso sul divano. A chi non crede nell’efficacia terapeutica di una corsa in compagnia in una fredda domenica mattina. A chi compra candele ma poi non le accende per paura di consumarle. A chi non esce mai dalla propria comfort zone, come se le svolte improvvise della vita si potessero evitare. A chi non si è ancora accorto che la vita è fatta di attimi da cogliere al volo, e non di lenzuola stirate  o cassetti ordinati. A chi non si mette mai in macchina per andare a fare una stronzata. A chi misura la propria vita con i cucchiaini di caffè, invece che con i fondi delle valigie da riempire prima di partire (cit.)

E se proprio vogliamo diventare migliori, possiamo al massimo fare qualche promessa, da mantenere giusto il tempo che va tra Capodanno e l’Epifania, per poi ricominciare con slancio a fare le solite cazzate, ma più consapevoli e più forti di prima.

Mano sul cuore quindi, e promettete di:

1 – Evitare diete drastiche e squilibrate i giorni che precedono la gara per poi recuperare tutti i chili persi al ristoro finale ingurgitando l’impossibile, basta che sia a base di carboidrati e zuccheri.

2 – Smettere di sentirvi in colpa quando si passa un’intera giornata senza correre, dopo che vi siete allenati per sei giorni di fila. La vita va avanti e le alternative sono molteplici. Bisogna solo saperle cogliere.

3 – Evitare di partecipare a tutte le gare esistenti nel giro di 50 km, ogni santa domenica mattina. Se non altro per assistere alla crescita dei propri figli, dai primi passi alla perdita del primo dentino da latte, o più banalmente per evitare litigi con la propria compagna/o. Se siete single scegliete accuratamente il partner. Che sia runner e fuori di testa almeno quanto voi, per evitare casini futuri.

4 – Smettere di ammorbare il popolo social con le foto del vostro Garmin, perché c’è un’importante notizia: a meno che non siate Dossena o Kipchoge, a nessuno interessa sapere dei vostri tempi. Allo stesso modo smettete di fare gare a chi va più veloce postando dati improbabili o taroccati. Siete senz’altro più simpatici quando fate la gara a chi ce l’ha più lungo.

5 – Se proprio volete correre una maratona a settimana fatelo, siete liberi, adulti e vaccinati. Ma almeno smettete di lamentarvi di tutti i soldi spesi in fisioterapia o abbiate il buon senso di non domandare a chiunque vi capiti a tiro: “Secondo te perché sono sempre infortunato?”

6 – Smettere di importunare il vostro coach con richieste assurde per poi interpretare la tabella a vostro piacimento. La matematica non è un’opinione e il lavoro va svolto bene e fino alla fine.

Bonus

7 – Continuare ad alzarsi ogni mattina con un desiderio o un sogno. O un obiettivo. Che sia lontano o vicino quel tanto che basta per richiedere la vostra fatica e la vostra fede. A volte quello che serve è proprio questo: superare una striscia di asfalto giallo che segna la fine di qualcosa. Banalmente di una corsa. E superare ancora una volta, soprattutto noi stessi.

Buon anno a tutti – Cristina

 

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