Nuova Mizuno Wave Rider: da 25 anni sulla cresta dell'”onda”

Parliamo di uno dei modelli più iconici del running: la Mizuno Wave Rider. Non un restyling qualsiasi: la numero 25 celebra un quarto di secolo di vita e milioni di km percorsi ai piedi di almeno tre o quattro generazioni di podisti.

La scarpa da sempre è sinonimo di comfort ma anche di reattività e stabilità, ed è il primo modello che ha inserito una placca in pebax all’interno dell’intersuola, la famosa Wave appunto, facendone la sua caratteristica principale e il simbolo stesso di tutta la produzione Mizuno.

Questa nuova versione 25 si presenta con la nuova, ma ormai collaudata intersuola Mizuno Enerzy che garantisce sia una grande ammortizzazione in fase di appoggio che una notevole reattività in fase di spinta.

Come detto, è inserita poi la famosa piastra Wave in pebax, che va dalla zona tallonare sino a poco più di metà scarpa, lasciando invece grande flessibilità sulla parte dell’avampiede in fase di spinta.

La tomaia è molto leggera ed elastica in un mesh monofilo a doppio strato e dona una buona sensazione di sostegno nella zona mediale del piede, dove anche il logo Mizuno contribuisce a questa funzione.

Molta attenzione é stata dedicata alla sostenibilità del prodotto, usando, dove possibile materiali riciclati e riciclabili, oppure derivati da trasformazioni di materiale vegetale per limitare le emissioni CO2 in fase di produzione.

Personalmente penso di avere usato almeno una quindicina di versioni di Wave Rider , che sono ovviamente tra le mie calzature preferite.

La Wave Rider 25 non delude, la colorazione che indosso in blu elettrico con l’intersuola multicolor è accattivante e una volta al piede fornisce subito una bella sensazione di comfort e anche di leggerezza con i suoi 275 g nella mia misura 42.5 (9 USA). La versione femminile pesa 230 g  39 (8,5 USA).

La prima volta ai piedi ho corso 18km di fondo lento su sterrato, che non sarebbe esattamente il campo d’uso preferito di questa scarpa. Ma le sensazioni sono state buonissime, nessun punto di abrasione, grande sostegno e precisione del passo, con altissima traspirabilità del mesh.

La transizione tacco punta risulta veloce anche a ritmi medio-lenti. Da sottolineare che la suola in materiale XT10 riesce
anche a conferire buon grip nonché durabilità alla scarpa.

Ovviamente poi il meglio lo hanno dato nelle prove di fartlek e ripetute su asfalto, dove la velocità di transizione, la caratteristica reattività del materiale Enerzy e la flessibilità della zona di avampiede donano veramente delle belle sensazioni di spinta e un ridotto affaticamento muscolare.

Quindi questa scarpa si caratterizza e si fa amare soprattutto per un uso su asfalto su lavori medio brevi e di qualità, ma per chi ha un buon ritmo di corsa e una buona biomeccanica, potrebbe essere anche la scarpa ideale per gara in maratona o per lavori progressivi o medi.

Concludendo, si può tranquillamente affermare che le Mizuno Wave Rider continuano a vivere da 25 anni sulla cresta dell'”onda”.

Alessandro Arboletto

emea.mizuno.com/eu/it

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