Roma Ostia 2017: ultima settimana di preparazione

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Ci siamo, sembra passata una vita da quando 9 settimane fa è iniziata la preparazione per la Roma Ostia. Si parte per Roma e domenica mattina si corre al mare. Questa è stata la settimana dello scarico ed è incredibile come la testa, più che le gambe, si rifiuti di fare qualche chilometro in più del previsto. Mercoledì sera una parte dei MICS si è unita alla corsa delle #VoltWomen in occasione della festa della donna. Un piccolo evento molto importante, svoltosi in molte città del mondo, per rivendicare i diritti delle donne. E’ sconcertante come in alcuni paesi ci siano donne a cui non è ancora concesso di praticare sport, oltre a molte altre attività.

Dal profilo Instagram delle #VoltWomen

Giovedì invece gli ultimi preparativi in vista della gara hanno previsto qualche chilometro di riscaldamento e poi due minuti di corsa sostenuta alternata a due minuti di corsa in recupero per tre volte, più un ultimo chilometro finale in progressione. Allenamento breve di media alta intensità. Il coach Alessandro è un ottimista per natura ed è anche contagioso. Idealmente, accompagna per mano ognuno di noi senza mai lasciarlo solo. Sa tutto dei suoi “allievi” e spesso anticipa le risposte delle domande che ci frullano nella mente. La sua dedizione, la passione e l’altruismo, ci hanno spinto a superare le nostre aspettative rendendoci delle persone migliori e sicuramente più consapevoli. Ecco il suo resoconto:

“L’ultima settimana di allenamento è sempre molto delicata, come detto nel post precedente, va dedicata al riposo, sia fisico che mentale, per ricaricare le batterie e arrivare al giorno della gara con la voglia e la concentrazione necessaria per afforntarla nel modo più gratificante possibile. Quindi solo due ritocchini, due sgambatine di pochi chilometri… una a passo costante ed una che inserisce delle variazioni a ritmo gara. Il gruppo ormai con la testa è già a Roma…si parla soprattutto di logistica e Ristoranti…!

Di Ristoranti? Eh già, ecco la cosa che ancora non avevamo affrontato e allora il consiglio della settimana sarà proprio su questo tema. Nel prossimo appuntamento parleremo con nostalgia un po’ al passato, a come è andata questa trasferta, alle sensazioni ed alle emozioni provate in gara. “Comunque vada sarà un successo”, recita un famoso adagio, ma in questo caso non può che essere così! 

Le amicizie, le storie, il gruppo che si è creato nel corso di questa piccola avventura è già di per sé un PB che vale per ognuno di Noi. Allora come finire questo piccolo capitolo di storia dei MicsRunners se non con il canonico:  DAJEEEEE…!

TO BE CONTINUED…

Il consiglio della settimana:

“CHE ME MAGNO?” Parlavamo di ristoranti, perché le domande più frequenti sono sempre le stesse: “Cosa devo mangiare l’ultima settimana? Cosa mangio la sera prima della gara?” Ovviamente non essendo un dietista o un nutrizionista non mi avvento a dare diete o ricette, ma seguendo da anni un regime abbastanza controllato e avendo avuto degli insegnanti di assoluto prestigio posso dare dei consigli. La prima risposta che mi viene in mente è sempre la stessa: “Se ti poni il problema dell’alimentazione solo adesso sei in ritardo ragazzo/a…!”. L’alimentazione deve essere uno stile di vita. Quindi, quando si è raggiunto un valido equilibrio nutrizionale consiglio di non variare le buone abitudini, non stravolgere l’alimentazione proprio nel momento in cui si avvicina la gara, per non aggiungere stress allo stress. Per esperienze personali vi posso consigliare di mantenere sempre varia l’alimentazione, non alterare significativamente le dosi e semmai aumentate un pochino la componente dei carboidrati arrivando al 55%-60% del contributo nutrizionale totale nei giorni immediatamente precedenti la gara, sono la nostra benzina e non devono mancare, ma non sottovalutate mai l’apporto proteico, anche la sera prima della gara, magari di natura vegetale. Insomma,cosa devi mangiare? Quello che hai sempre mangiato! Se seguivi già un buon regime alimentare non sbaglierai, se non lo seguivi è un pò tardi per porvi rimedio”.

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E’ arrivato anche il momento del Runner of the Week di questa nona settimana: Alessandra Ciuccarelli. Un vulcano di energia sempre indaffarata, Alessandra è una donna solare e anche lei come tutte si divide tra lavoro, famiglia e allenamenti. E’ come se avesse un cruise control interno, si imposta su una velocità e con forza e determinazione va avanti a correre all’infinito. Curiosa del mondo da Fermo, bellissima cittadina marchigiana, dopo la maturità classica ha intrapreso un viaggio con tante tappe ed esperienze diverse: Bologna con la scuola interpreti e lavoro in azienda, laurea in lingue allo IULM di Milano, mentre insegna italiano a Francoforte e d’estate a Castiglioncello in Toscana e Briatico in Calabria. Rientra in Italia per un master in relazioni pubbliche a Milano con specializzazione alla UCLA quando ancora in Italia quasi nessuno parlava di “costruzione di reputazione”. La domanda più comune dei familiari era: “Ma perché ti pagano? Che fai?”

Dopo anni di frenesia milanese la vita la porta a un cambio di marcia e si ritrova all’Isola d’Elba dove si reinventa un lavoro a ritmi più lenti. Nasce suo figlio Lorenzo (ora ventenne). Al momento di decidere dove mandarlo a scuola, l’idea che la metropoli offrisse di più vince, e torna a Milano ricominciando da capo.

Le cose semplici e la vita facile e tranquilla non sono per lei, sebbene da qualche anno stia diventando sempre più desiderabile…

Interessi: Arte, cultura, gastronomia e tutti gli sport all’aria aperta e in compagnia.

Ecco l’intervista:

Che cos’è per te la corsa?

La corsa per me è sinonimo di libertà e recupero di energia fisica e mentale. Lascio alle spalle tutto e corro. Conducendo una vita scandita da impegni “imposti”, come tanti di noi, il tempo dedicato alla corsa è solo mio.

Come ti sei avvicinata alla corsa?

Ho sempre amato gli sport all’aria aperta, da giovane ne ho praticati diversi anche a livello agonistico, ma non vivevo a Milano. Quindi la città, i pressanti impegni di lavoro più un figlio e un infortunio fortunato mi hanno portato a correre. Mi spiego meglio: ho avuto un infortunio per cui non riuscivo neanche a camminare, l’ortopedico mi ha proibito di fare sport come tennis, corsa ecc., e io, per tutta risposta, mi sono iscritta a “Corri che ti passa” di Andrea Colombo. Non sopporto ordini e proibizioni, ma ho vinto io, almeno finora.

Quali sono le tue aspirazioni/sogni nella corsa?

Continuare a correre e correre sempre di più in luoghi aperti, luminosi, il cui panorama ti apre il cuore. Sono nata al mare, dicono che l’imprinting rimane per sempre.

Quali obiettivi ti sei posta quest’anno?

A breve, anzi domenica prossima, ho una mezza, vorrei più in là provare una maratona. Si vedrà.

Che valore dai alla corsa, come metafora della vita?

Il motto per uno sportivo che ha un obiettivo è: NON MOLLARE MAI. La vita lo richiede spessissimo. E’ un’ottima palestra di vita.

Meglio in gruppo o da sola?

Non c’è dubbio, in compagnia. Mi piace però correre anche da sola, mentre le gambe girano, la mia mente vola lontano e si rigenera. Devo dire che questo è utile per me stessa. ma anche per il mio lavoro che richiede creatività.

Hai modelli che ti ispirano, oppure trovi sempre dentro di te la motivazione necessaria?

Nonostante i miei coach siano non un esempio, ma dei veri miti per me (e non solo per le prestazioni sportive) e i miei amici del gruppo fonte di ammirazione per costanza e impegno, cerco di trovare dentro di me la motivazione per continuare a correre perché ritengo sia la passione a garantire la continuità.

Impressioni sull’allenamento che stai affrontando per il tuo prossimo obiettivo?

Per me è molto impegnativo, non elenco i motivi perché li conoscete tutti, sarei noiosa.

Obiettivo tempo sulla mezza maratona?

Sono titubante a dichiararlo perché non so se ce la farò: 2 ore.

SE VEDEMO SULLA CRISTOFORO COLOMBO!

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