Sabato scorso all’interno del Parco Sempione ha preso vita la Run4T, la corsa non competitiva organizzata da La Triennale di Milano con percorsi di 5 e 10 km. Odlo, marchio di abbigliamento intimo sportivo, era presente come partner tecnico della manifestazione e non solo, con tanto di team, il team Odlo, di cui hanno fatto parte anche la bellissima e super sportiva Justine Mattera (che ha vinto la gara dei 5 km) e la nostra Sara di Run and the City, che ha affrontato il percorso di 10 km e ha lasciato qui il suo racconto.
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Il sabato generalmente non corro, me lo prendo di riposo dopo un’intera settimana di impegni e prima dell’immancabile allenamento della domenica. Non è domenica senza corsa. Questo sabato però ho infranto le mie abitudini e ho parteciapato alla Run4T organizzata dalla Triennale di Milano, una corsa con due distanze, 5 e 10km. Decido di correre i 10km. Forse sarebbe stato più saggio correre i 5 per non rischiare di accusare stanchezza per il lungo del giorno dopo, compromettendo parte della preparazione per la maratona di Valencia, ma quando si parla di corsa mi sento come un bambino ghiotto di caramelle: se il bambino mangerebbe sempre più caramelle di quelle che mangia, io correrei sempre più km di quelli che corro. D’altronde mi piacciono le lunghe distanze, forse perchè non sono per niente veloce e sono forte sulla resistenza, o magari perchè voglio dimostrare a me stessa che ho più forza di quello che io creda.

Il ritrovo è alle 9 nel giardino interno della Triennale allo stand Odlo, sponsor tecnico dell’evento. A poco a poco arriviamo tutti, il team Odlo inizia a formarsi e partiamo con le foto di rito, sfruttando al massimo la presenza di almeno un paio di dozzine di palloncini danzanti nell’aria fresca del mattino. Per ingannare il tempo prima della partenza chiacchiero con alcune ragazze del team, e capisco di aver trovato delle compagne per correre insieme questi 10km fuori programma. Prende in mano la situazione l’organizzatore della corsa radunandoci tutti al centro del giardino per augurarci buon divertimento. Concordo pienamente con le sue parole: si tratta di un’edizione (per l’esattezza la sesta) che ha un carattere familiare. Non abbiamo raggiunto numeri da capogiro con le partecipazioni, per questo effettivamente ha tutte le sembianze di una corsa tra amici, l’ambiente è accogliente e siamo (o sembriamo) tutti sereni e rilassati, nessuna ansia da prestazione negli occhi di nessuno. Poco prima delle 10 raggiungiamo l’arco dal quale partiremo, ci aspettano 3 giri del parco Sempione, costeggiando il castello Sforzesco, l’Arena Civica e l’Arco della Pace. Non sono un’amante dei percorsi da ripetere più volte, mi dà l’impressione di essere un criceto, ma oggi non ci faccio caso, sono qui per divertirmi e fare ciò che mi piace fare: correre! Scaldiamo i motori, ce n’è biosgno visto il freschino di questa mattina: via, si parte!

Mi piace prepararmi per le gare, ma a volte dimentico cosa si provi a correre giusto per il gusto di correre, senza avere obbiettivi nè tempi da rispettare. Incontrare nuove persone, parlarci, confrontare le proprie esperienze mi dà nuove energie e nuovi stimoli. E così, un passo dopo l’altro una chiacchiera dietro l’altra sono già arrivata alla fine del terzo giro, alla linea del traguardo. La mattinata è quasi giunta al termine, assisto alle premiazioni, saluto e ringrazio tutti. Allontanandomi riprendo contatto con il mondo, con le commissioni da sbrigare e gli impegni da non dimenticare, ma sono felice perchè mi sento carica di nuove energie, energie positive. Penso a Valencia e non vedo l’ora di correre di nuovo l’indomani, per sfidare me stessa e correre immaginando di volare.
