SoloWomenRun, un traguardo tutto in discesa

La brezza marina scuote i capelli lunghi e riempie i polmoni di quelle tre donne che stanno ridendo e correndo lungo la spiaggia. In quel momento sono felici. E forse stanno anche pensando a quanto siano fortunate, ripercorrendo mentalmente la conferenza stampa “360° donna”, svoltasi la mattina presso la sede dell’Unione Sarda, dove gli argomenti del dibattito, moderato dalla scrittrice e conduttrice radio tv Vladimir Luxuria, sono stati la lotta alla violenza di genere, la famiglia, il lavoro e la salute.

Le parole del vicesindaco di Cagliari, Luisa Anna Marras, sono state dure ma vere: le donne di oggi devono ancora combattere per affermare il loro ruolo all’interno della società, devono schierarsi tutte insieme per rafforzare la loro identità, escludendo necessariamente gli uomini, che mai come in quest’epoca hanno il dito puntato contro. Siamo ancora a questo punto. Le immagini e le parole, spesso toccanti, hanno riempito gli animi. Come il discorso di apertura di Vladimr, dedicato alle due bimbe di Latina uccise dal padre, che non avranno mai la possibilità di diventare donne. O come il bellissimo video realizzato da Floriana Bulfon, la giornalista d’inchiesta che ha seguito il caso di una minorenne incinta abbandonata al suo destino nei sotterranei di Roma (lei come tanti ragazzini), con il suo diritto di essere donna e mamma. E poi la rettrice dell’Università di Cagliari, che ha illustrato come, anche nell’ “evoluto” ambito scientifico, la disparità dei sessi sia attuale e ha descritto le tante misure messe in campo dall’ateneo a favore delle donne.

È sabato pomeriggio, e nonostante il sole riscaldi la pelle e il cuore, le immagini e le parole della mattina riecheggiano nella testa delle tre donne che cercano di esorcizzarle insieme, con un po’ di leggerezza. Il Poetto è un luogo meraviglioso per rigenerarsi alla vigilia della SoloWomenRun. La corsa solidale giunta alla sua quarta edizione, si è svolta a Cagliari domenica 11 marzo. Una partenza che ha riunito oltre 7.000 runner, con un entusiasmo speciale dimostrato dalle associazioni che hanno preso parte al programma Charity concorrendo al Charity goal, che premierà il progetto rosa solidale valutato dalla commissione etica. E questo prezioso momento dedicato alle donne, voluto e creato da Isa Amadi e Fabio Carini, ha l’ambizione di trasformarsi nella “Giornata nazionale della donna sportiva solidale” il prossimo anno. Ma il successo di questa edizione è già stato incredibile così, con una partecipazione che aumenta in modo esponenziale ogni anno di più.

Perché ci è stata data l’occasione di stare insieme per una giusta causa e fare qualcosa di bello e importante per noi stesse, unendo lo sport alla solidarietà, quella tutta femminile, che quando si concretizza ha la capacità di fare grandi cose, come rivelare il nostro amore con tutte le sue sfaccettature. L’amore per lo sport, l’amore per Cagliari, l’amore per i figli, quello incondizionato, l’amore per le amiche e per il rosa, ma soprattutto l’amore per noi stesse che è poi la forma più nobile e pura che ci ricorda ogni giorno quanto sia immenso il nostro valore. E ancora, ci è stata data la possibilità di dimostrare quello che insieme possiamo fare. Possiamo ridere, tenerci per mano, piangere, confrontarci, possiamo correre, anche fermandoci per riprendere fiato. Possiamo essere libere e possiamo credere in quell’amore. Insieme possiamo fare mille cose, anche vincere la violenza e ricominciare. Perché siamo donne.

Grazie Cagliari!

Cristina 

ph. credits – Renato d’Ascanio

Sara Paschina, vincitrice della 10K

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